venerdì 31 dicembre 2010

2011 odissea nello spazio cosmico ( ma forse non era così)...e chi se ne frega


2010-sette...piu' o meno...poi si apre il 2011,e speriamo che me la cavo.
Solitamente in queste ore, al contrario di quelle che poi uno passa seduto a tavola,mi assale la malinconia, o forse solo la profondità...in realtà non è che distingua bene le cose.
Tante sono le istantanee di quest'anno, sia quelle belle che quelle brutte...quelle brutte vanno in archivio, e con un grande falò si possono bruciare, c'è stato tempo per analizzarle a fondo, e capire anche i miei errori...quelle belle con il solito giochino delle 10 immagini, le voglio fissare sul blog...

1)L'abbraccio in camerino dopo la prima della Locanda del baleniere...chissà...magari in questo 2011, ci sarà ancora l'occasione per condividere qualcosa con Alberto e Paola...

2)Lo sguardo dolce dei miei nipoti ( tutti e 2)...e poi non dite che non sono un romantico

3)la giornata sulla neve del mese di febbraio...non tanto per la neve che mi fa schifo...quanto perchè mi ha dato la consapevolezza su chi possa davvero contare!

4)le cene con Michela, perchè sono stati momenti in cui ho riso tantissimo, e ne avevo bisogno!( avvocato questa proprio non te l'aspettavi)

5)L'approccio con Annalisa e Ilaria...una sera in Capadoccia, e poi l'ubriachezza a base di anice...e mamma quante stronzate che abbiamo sparato quella sera...e poi mi sono anche riconciliato con la gente di Bari

6)Il viaggio in Caicco, la cena con Ozam, la mia vomitata con Annalisa che mi "dice"di vomitare a poppa...e...forza ragioniere venghi!

7)Tutti gli incontri fatti nel viaggio in Turchia, perchè in viaggio riesco a dare il meglio di me...gli incontri,e lo smisurato senso di libertà, che mi ha assalito in piu' momenti...e allora buon anno a Cecilia e Miguel ( medici a Barcellona),al ristoratore di Goreme, ad Ilaria e Annalisa, agli incontri fatti in ostello a Istanbul...e sono proprio fesso...( ancora ricordo la frase di Eveline da Galway...c'è luna piena chissà cosa succede...)...o ancora l'incontro in ostello con l'irlandese dei miei sogni, che mi becca sudato...sfatto...e in mutande...

8)Le chiacchierate con Samuele, e i due stacchi estivi, sia ad Albenga, che in Toscana...e l'aver conosciuto meglio Roberta e Maria!...e ad Albenga lo smacco nel piegare la tenda Quecha...e il tipo che mi aveva chiuso sui curriculum...

9)Quei pochi colleghi, che oltre ad essere colleghi sono anche compagni...sentirli vicini durante quest'anno è stato bello e prezioso...in particolare l'SMS di Ombretta Zaglio, dopo il Festival di Torino

10)Roma 2010, compreso il pernottamento nell'ostello a Rebibbia...( suspance), il pranzo con Carlotta, perchè mi ha fatto capire di avere incontrato un'amica preziosa...e fin troppo de Roma...

11)Il pranzo...anzi la cena a casa di Marco e Francesca...( e la sua coinquilina che è proprio caruccia...)...anche qui, capita che una sera rompi il camper, e te lo riparano a 50 metri da casa di uno dei tuoi migliori amici!( ah a Milano)...

12)Le albe...e i tramonti visti dalla barca, compresa una chiacchierata con Annalisa, sul ruolo dell'anestesista...

e poi tanto altro...
caxxo in queste righe, c'è abbastanza per capire il mio mondo, i miei dubbi, le mie problematiche... anche senza essere abili psicologi...

BUON 2011 A TUTTI I SOGNATORI...ai RIVOLUZIONARI, AGLI UTOPISTI...CHE SIA UN ANNO MAGICO, PIENO DI INCONTRI FELICI E DI NOVITà!

giovedì 30 dicembre 2010

Piccolo banale esperimento di geo( blog) politica


Premessa...prendete per buono anche questo articolo, che è un'esperimento...be quiet, ora vi spiego.
Il contatore del blog, mi riporta numerose visite dalla Russia...solo che i casi sono pochi:
1)hanno visto le mie radici comuniste, e vogliono farmi premier al posto di Putin
2)ho un fans club in Russia
3)il Kgb mi tiene d'occhio ...e moh son tutti cazzi miei...

e allora scriviamolo sul serio, quello che penso della Russia, di Putin e di quella dittatura...sono ovvietà, ma magari qualcuno in Russia si incazza...stiamo a vedere...

dunque da dove partiamo?
mah si Putin è un dittatore sanguinario, di quelli che i giornalisti non si limita ad escluderli come il suo amico Silvio Berlusconi, lui proprio gli ammazza...
Dal 1993 al 2009 sono morti in Russia 294 giornalisti

http://www.corriere.it/esteri/10_novembre_20/russia-di%20giornalismo-si-muore_05f38c8a-f4c4-11df-b9c7-00144f02aabc.shtml

Qualche nome?Antonio Russo ( free lance di radio radicale), Anna Politkowskaya che aveva pubblicamente denunciato al mondo le atrocità russe in Cecenia,e come dimenticare l'adorabile smitragliata , mimata da Re Silvio alla giornalista russa, rea di aver fatto una domanda inopportuna allo zar di tutte le Russie.

Il nostro Vladimir, ama eliminare anche i propri oppositori, talvolta fisicamente, talvolta si inventa processi farsa, l'ultimo contro Mikhail Khodorkovsky, che con un processo farsa,starà in carcere quei 13 anni, colpevole di aver ostacolato lo zio Vladimir...

Lo zio Vladimir, e cito perchè sono teatrante,è colpevole, sicuramente mandante della strage al Teatro Dubrowka, dove insieme ai terroristi, morirono anche numerosi civili

http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_del_Teatro_Dubrovka

ma visto che 200 civili erano pochi, provoca la piu' odiosa carneficina,perchè su bambini inermi, la strage di Beslan...da abile stratega, per elimiare i terroristi, fa prima ed elimina tutti gli ostaggi...

http://www.youtube.com/watch?v=cp0b5YYg9-0

io a guardare questo video, non riesco a non fermare le lacrime!

altre chicche dell'amicone del nano, sono il dramma del sottomarino nucleare kursk
Questo simpaticone, ci portò sull'orlo della terza guerra mondiale

http://it.wikipedia.org/wiki/K-141_Kursk

ecco ho preso spunto dalle visite russe, per rinfrescare la memoria su Vladimir Putin , e su una minima parte delle sue atrocità, ma basta smanettare un poco in rete, perchè tutto o quasi tutto venga fuori.
Dall'Italia, ovviamente , tutto tace!

Tralascio per decenza, le news su quel mattacchione di Lukashenko, un altro amicone di Re Silvio...anche il dittatore Bielorusso, le opposizioni le fa sparire,e ottiene maggioranze bulgare...ops bielorusse...

e moh sono tutti cazzi miei, entro 15 giorni, mi ritroverò il Kgb sotto casa...o secondo me se mai dovessi andare in Russia...sono schedato!
...stiamo a vedere...

visto che siamo un buon 2011 a tutti...anche agli amici russi che visitano il mio blog!

martedì 28 dicembre 2010

Cambio vita ...per ora solo in poesia


Ok ok, lo ammetto...questa poesia, dopo che venne letta in Parlamento da madre Mastella...beh ha perso di fascino...tuttavia eccola qui...nel suo splendore...( non Mastella),la poesia.
Oggi il sole,che strano a dirsi,splende anche in Valle di Susa...questo mi ispira...

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

venerdì 24 dicembre 2010

Tanti auguri 2...e non mangiate troppo...


Tanti auguri,

a quelli che mi hanno sopportato, supportato...e accompagnato in questo viaggio del 2010,

a quelli che sono passati di qui, hanno letto, commentato...riflettuto e sorriso...

a tutti quelli, che provano a fare le rivoluzioni, piccole e grandi sono sempre importanti,

a tutti gli artisti, che ho incrociato e che mi hanno regalato qualcosa, e con i quali spero di aver scambiato qualcosa,

a chi non si prende troppo sul serio,

a chi quest'anno ha cambiato strada,

a tutti quelli sguardi incrociati e incontrati in 12 mesi,

insomma a tutti...

che il Natale che viene, non sia solo occasione di grandi mangiate ma soprattutto di sintonia con il mondo, e con chi ci è vicino.

Davide

martedì 21 dicembre 2010

Tanti auguri scomodi!


In mezzo a quest'orgia di luci, suoni colori...ecco i miei auguri preferiti...sono di un grande uomo...don Tonino Bello, un salentino, vescovo della diocesi di Molfetta/Giovinazzo.
Uno che a casa propria, ospitava puttane, spaciatori, e quanto di meglio la fauna offrisse...uno di cui continuiamo a sentire un disperato bisogno!

Non obbedirei mai al mio dovere di vescovo, se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire.

Non posso, infatti, sopportare l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla "routine" di calendario.

Mi lusinga, addirittura, l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora!

Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un'esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.

Il bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un povero marocchino, a un povero di passaggio.

Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa l'idolo della vostra vita; il sorpasso progetto dei vostri giorni: la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi tutte le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi cortocircuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

Gli angeli che annunciano la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio della fame.

I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere "una gran luce", dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura ma non scaldano. Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.

I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge" scrutando l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che poi è l'unico modo per morire ricchi. Sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza!!!

don Tonino Bello

venerdì 17 dicembre 2010

Io , il mare, Saviano, Fidel e Gianni Minà ( appunti disordinati di viaggio)


Il mare a dicembre, è bellissimo...anche la triste e affollata Liguria è presentabile, poetica,e ...fredda!
Ma tu non sei a casa?
No sono al mare...a prendere tempo per me...
E oggi la prima cosa su cui riflettevo è la lettera di Saviano...
Mi è sembrata stonata!Davvero gli scontir del 14 dicembre ( come fu Genova)sono il segnale che qualcosa non funziona,e che o il mondo gira rotta...o chi ha fame e niente da perdere, lo va a riprendere!
E sono gli studenti, e sono i migranti, i delusi, i genitori di figli disabili, tutti quelli, che al mantenimnto di questa situazione hanno solo da perderci!
Questo Saviano non ha capito, la stanchezza di chi rischia di essere tagliato fuori da tutto, e in questa cazzo di vita ci si butta, salvo poi essere travolto dalle onde...per provare a riemergere, a volte riesce, a volte annega.
Io continuo ad essere convinto che l'Italia è ad un bivio...continuando così ci avviciniamo a grandi passi alla Grecia, cambiando rotta possiamo farcela.
Altrimenti sono sicuro, che arriverà il morto, le bombe, e le eventuali violenze.
Perchè lo ripeto, non c'è nulla da perdere.
E se qualcuno lancia le molotov...è perchè non ha alternativa.
Intendiamoci, niente di piu'distante da me la violenza, però non me la sento di condannare, quello che è successo!
Guardo oltre!
Rifletto ( e spero), che Vendola sia sincero, e non usi la rivolta studentesca, per avere voti!
Ecco lo ammetto, oggi leggendo l'intervista di Niki su Repubblica, qualcosa si è mosso!Un nodo alla gola,un Ovosodo, citando Virzì...che però andava giù...
e la Chiesa?
In tutto questo parla...è dice il voto del 14, ha espresso la voglia del paese di governabilità....
Roba che don Milani, don Tonino Bello, e tanti altri si stanno rivoltando nella tomba.
Oggi davvero un Vendola, incarna i pensieri di don Tonino Bello, di don Milani, e di Pasolini!
Io speriamo che vinca...
e io?
infinita comparsa...marionetta di fango direbbe Amleto...e ...nvece no, il cuore la pancia, le viscere, mi dicono che questo è il momento di svoltare, forse in politica, forse in Emergency..forse boh...ma non si può stare a guardare...
NON è IL MOMENTO

voglio la luna...e o me la date, o me la vengo a prendere...

mercoledì 15 dicembre 2010

Berlusconi, la violenza, la Rivoluzione che incomincia


Ieri pomeriggio, mentre andavo dal barbiere, ho provato la stessa angoscia del 20 luglio 2001, giorno di quel G8 maledetto.
Anche allora ero in macchina e ascoltavo Radio Popolare, in diretta da Genova, anche allora avevo un nodo alla gola per i racconti, che arrivavano.
E la rabbia sale, non tanto per Berlusconi ancora premier ( quello è un dead man walking), quanto per come i palazzi del potere, non abbiano compreso cosa stia succedendo in Italia.
Il paese dei Sacconi, dei La Russa...ma anche di buona parte dei politici del Pd, e dall'altra il paese degli studenti, degli incazzati, dei disoccupati, dei terremotati e di tutti quelli con il complesso di E dopo?
Non ascoltano, e fanno male...perchè credo che questa rivoluzione, o la fermi con il sangue ( come a Genova)o non la fermi, lo cantava persino Faber nel 1968.
Ieri, è stato un brutto giorno per la politica,perchè ad eccezione di Niki Vendola, non ho sentito nessuno che prendesse le parti, o che almeno ragionasse su quello che è successo a Roma.
Come al G8, solo che al G8 c'era Bertinotti.
O le cose cambiano, o qui davvero siamo solo all'inizio.
Ha ragione anche il mio amico Gaspare, le rivoluzioni non sono mai violente.
Concludo con un appello...magari qualcuno mi aiuta...

A.A.A. cercasi movimenti a cui aderire, per fare la rivoluzione.Astenersi perditempo, finti compagni, portatori di certezze...ex Lotta Continua oggi al potere.A Torino ci sono?

martedì 14 dicembre 2010

Non resta che la Rivoluzione


Ore 13.45, il Governo resta in carica...314 a 311.
Tre sono i voti, ottenuti da un ex Pd...e due di Di Pietro.
Io, ho il sospetto, che questi signori siano stati comprati, addirittura, uno di loro prospettava che il suo voto costava tra i 350 mila e i 500 mila euro.
Calearo...ah Calearo...tanto caro a Walter Veltroni.
Fuori, per strada, la polizia carica.
Sembra un film,è la tragica vita.
Credo, e penso fortemente, che la Rivoluzione,debba seguire la strada degli studenti, e in parte dei lavoratori dello spettacolo.
L'Italia, è un paese in ginocchio, distrutto da venti anni di Berlusconismo, un uomo che starebbe bene dietro le sbarre,o in qualche stato estero...magari dal suo amico Putin,o in Bielorussia, anche Tripoli andrebbe bene.
Prevedo, venti terribili per questo paese,e l'unica soluzione è che il nano se ne vada, con le buone o con le cattive.
Magari come il 14 dicembre dello scorso anno, però questa volta la statuetta faccia centro!|caxxo
Sarà dura,ma questo credo sia solo l'inizio.

mercoledì 8 dicembre 2010

Contengo moltetudini...e mi piace...assai


Giochiamo ancora un poco...tra l'altro avverto i miei 6 lettori, che ho pubblicato ben due play list...una tutto Einaudi,l'altra include gli U2 ( quelli veri però...non questi figuri imbolsiti),Sting e qualcosa del Boss.
Ludo...credo di essere stato tra i primi, a scoprirlo in Italia, molto...ma molto prima che venisse adottato dalla sinistra radical chic, e da Emilio Fede ( ci avete mai fatto caso).
Lo utilizzavo tantissimo nei laboratori con gli adolescenti, ma questa è un 'altra storia che forse racconterò un giorno!
Perchè quando dico che contengo moltetudini,le contengo davvero!
Io, per cinque anni ho diretto un laboratorio in un Liceo di Rivoli ( il mio...), poi quando mi si chiedeva i saggi, e non ero proprio simpatico al Preside...ho lasciato perdere...
Ma quando penso a Ludovico...penso a Saretta...a Dunja, a Irene , a Lucia ( dove sei?), a Miriam, alla "mamma" e a tutte tutte le fuoriscena...Penso e spero, che portino nel cuore quell'esperienza di laboratorio..ci pensavo stamattina...sono cresciuto io, credo siano cresciute loro...
e mica robe da poco...noi si metteva in scena After Juliet ( tra i primi in Italia),e magari succedeva che ci fossero 18 persone in scena...raccontavo di Rita Atria, molto ma molto prima che nascesse la moda di fare spettacoli antimafia ( che a me lo spettacolo di quelli di Grugliasco , mi fa una sega...direbbero in Toscana),e Antigone di j Anouhil, e il mare...e Penauts di Fausto Paravidino...
Sono stati anni belli,oggi potrei riprendere a fare dei laboratori, con cura artigianale...chissà...ho 6 anni di troppo...
A volte mi chiedo cosa ci siamo lasciati...io credo tanto...tantissimo!
( lacrimuccia!!!).
Oggi ho riflettuto tanto su quello che sarà il futuro...vedremo!ma la pancia, che non mi tradisce...prevede buone nuove...speriamo...cazzo speriamo!

lunedì 6 dicembre 2010

Le 10 cose che amo di piu'...e quelle che amo di meno...


Per gioco, ma non troppo ...un post distentivo, dopo le tempeste passate...

LE 10 COSE CHE AMO DI PIU'

1)Passeggiare sulla spiaggia, indifferentemente sia da solo che in coppia

2)Guardare un cielo stellato in estate, meglio se da una barca,meglio se in due...

3)Viaggiare in camper

4)Esplorare nuovi posti, la sensazione di ignoto quando arrivo in un aereoporto nuovo.Anche un porto

5)Gli autogrill

6)L'odore delle tavole del palcoscenico, specie quando uno spettacolo va bene

7)Il fuoco ( ma non che io sia un piromane eh!), le onde del mare...meglio se arrabbiato...la tempesta...insomma quello che Kant definiva il sublime...

8)la pizza ( patrimonio mondiale dell'umanità)...ma non sono un ninja turtles

9)i piccoli paesi, i borghi sperduti della nostra Italia ( ah PPP come aveva ragione)

10)fare colazione al bar al mattino, e leggere il giornale...meglio se non sono il primo


quello che odio...

1)Torino, il Piemonte, il cielo di questa regione, parte dei suoi cittadini...

2)Silvio Berlusconi...morisse non mi dispiacerebbe

3)i falsi, i sepolcri imbiancati, i finti artisti, i frequentatori dei Centri Sociali, che poi hanno la borsa di Prada

4) la polenta, il caco, le castagne...e l'autunno...

5) gli arrivisti, i finti buoni, i troppo perfetti

6)le persone non creative, abitudinarie, quelli che cenano tutti i giorni alle 19

7)la minestrina...

8)quelli che pensano che Loano, Alassio e Borghetto siano bei posti

9)i troppo furbi...

10) Questo papa, perchè credo stia facendo un pessimo servizio alla chiesa, e fondamentalmente sia un omosessuale represso.

domenica 5 dicembre 2010

Siamo tutti clandestini...comunque


Sette ciclisti sono morti, investiti da un automobilista,una ragazzina di tredici anni,è probabilmente morta, dopo una violenza.
Sia i ciclisti, sia la ragazza sono morti per mano di due extracomunitari.
Il caso poi vuole, che il delitto piu' atroce, quello della ragazza, sia avvenuto vicino Bergamo, terra di Lega, e quindi di razzismo e xenofobia strisciante.
Provo certamente la doverosa pietà,per le vittime,perchè sono delitti gravissimi...tuttavia mi spaventa non poco di cosa si parlerà nei prossimi giorni.
Queste morti, saranno follemente strumentalizzate dai leghisti di turno,e dai pretoriani di Silvio, per iniziare l'ennesima campagna contro i clandestini, e gli emigranti.
Dimenticando, che noi siamo stati...i primi emigranti e clandestini,e tanti italiani sono ora in America, Argentina e in ogni parte del mondo.
Questi due delitti, verranno usati, per giustificare le follie del nostro governo contro i clandestini, oggi l'Italia, è il paese piu' arretrato verso l'emigrazione e si allea con dittatori sanguinari come Putin, o Gheddaffi.
Ma questo domani non lo dirà nessuno, non a destra, ma nemmeno il Pd ( ricordate le sparate di Uolter sui rumeni...e come si espressero Fassino e Chiamparino sui respingimenti?).
Confido che Niki, mantenga un atteggiamento lucido e diverso,rispetto ad altri.
Come mi auguro che la chiesa, la smetta con un silenzio assordante, forse, e questo è un male, non ci sono piu' i don Tonino Bello di una volta...
"Nella pietà, che non cede al rancore, madre ho imparato l'amore"...mi piace pensarla così...sperando che il 14 12 2010, sia la fine del peggior ventennio del paese, e della peggior dittatura Europea ( dopo la Russia e la Bielorussia)of course...

venerdì 3 dicembre 2010

Ma ci sono anche i buoni...


Continuo ad essere incazzatissimo,anche se credo che prima o poi tutto questo mi passerà...e allora questa sera,perchè credo sia giusto essere anche costruttivo, beh voglio provare a segnare qualche persona che ritengo degna di stima e buon maestro di lavoro...
e allora parto dalla prima persona che è Giovanni Moretti, fondatore del Teatro dell'Angolo, che mi ha insegnato l'amore per il Teatro Ragazzi e per la Cultura in generale.Un maestro di vita, e di "anarchia".Combinazione ci siamo incrociati questa mattina,forse è un caso...o forse no...
Visto che parliamo di maestri, ci metto anche Lucia Zotti, l'unica persona che nella penosa esperienza barese,mi abbia lasciato molto...signorile e poetica!Grazie Lucia!
Il terzo, è un altro torinese, oggi direttore al Tng di Lyon,Nino D'Introna,credo sia ancora oggi la persona che piu' mi ha influenzato come visione artistica del Teatro.
E siamo a quattro...e ci metto Alberto e Paola,da loro ho capito i delirii del Teatro di Ricerca, e l'orgoglio di essere comunque liberi.
E siamo alla posizione cinque...largo ai GGIOVANI,e precisamente ad una realtà di Parma che adoro...i Rodisio.Credo di essere stato il primo, ad aver intuito le potenzialità di quella formazione,ho anche provato a propormi ( anzi avevo)come loro organizzatore, ma alla fine non se ne fece nulla!Credo oggi siano la sola realtà giovane che abbia veramente senso in Italia.
Posizione numero sei...quei pazzi di Augusta,gli amici di Area Teatro Casa Comune,perchè sono bravi, serii e rigorosi in un mondo che fa dell'improvvisazione cattiva, la propria bandiera!
Al numero sette ci metto, tutti i teatranti di strada, e di circo incontrati in questi anni, perchè sarà...ma sono meglio assai...
Numero 8 vengono i colleghi maschi...e qui maroon non è che ne posso dire molti...colleghi non offendetevi,ma ci metto Roberto di Erewhon...anche perchè è stata la prima persona che mi ha aiutato a capirci di piu'...Fabio Naggi di Stilema, Rocco del Tpp...e mi fermo qui per non fare torto a nessuno...
Delle colleghe...beh le poche Under 35,e penso a Giovanna del Cerchio, Simona di Claudio Milani...anche se a maggio non si comportò bene con il sottoscritto...Elisa di Kosmocomico Teatro, e Antonella Moretti ( ex Eti)che ho sempre apprezzato per gentilezza e schiettezza..ci metto poi anche un incontro,anzi due in fase di tesi, con Flavia, la presidente delle Briciole, e con Donatella Diamanti, tra i pochi veri nomi del Teatro per ragazzi italiano...e non voglio tralasciare Anna Giuriola...
Numero nove...i tecnici...e ne metto due...Carlo Pregno, il direttore tecnico della Fondazione Trg, un mostro di preparazione e gentilezza,assolutamente fondamentale per capirci qualcosa di illuminotecnica e simili
e Ciccio Gennaccaro ex direttore tecnico a Bari,che ora fa il gelataio, ma mi ha insegnato tanto nei miei trascorsi pugliesi...
e numero 10?
al numero dieci ci metto tutto ma proprio tutto il Dravelli dal 1994 al 1998...e in particolare Susanna Maronetto...che ebbe poco dal teatro,e ancora un caro amico...Marco Casa...anche compagno d'armi...e tutti quelli che mi hanno regalato un' emozione...e non sono pochi...

giovedì 2 dicembre 2010

Si chiude...grazie a chi è passato di qui


Sono incazzato,ma molto incazzato, come forse sono solo stato due anni fa, andando via da Bari.
...oggi ho avuto l'ennesimo pugno in faccia teatrante,e la vocina tornando a casa mi diceva solo "sei il solito coglione, ancora non hai capito come funziona il mondo a 35 anni" e non hai capito che parole come coerenza,trasparenza, sincerità...non fanno parte del mondo che frequenti ormai da dieci anni ( forse non fanno parte del mondo che frequenti da 35).
E allora nessun nome, perchè non sono così integerrimo come la mia amica Carla ( davvero la sento molto vicina), ma un vaffanculo cordiale a chi:

copia le tesi e le fa diventare libri,

a chi mi ha detto che parlo troppo,e questo è un male...

a chi mi ha detto di parlare poco, di fare attenzione che si fa in fretta a fare terra bruciata

agli amici degli amici

alle stagiste troiette,che Berlusconi non ha inventato nulla, e nemmeno Clinton, forse altri si

e agli amici, che minchia mi dispiace, ma poi il progetto che hai seguito tu, lo seguo io,

a quelli che "bello il tuo spettacolo su PPP,ma se lo programmo mi tolgono il finanziamento "

a quelli che fanno gli spiriti libberi con tre b e poi sono squallidi, tanto quanto il sistema da cui vogliono emanciparsi,

a quella che non ti invita ai Festival, e ancora non capisco come mai,visto che pagava la Regione Puglia,

a quelli ti chiamo...sto ancora aspettando...

a chi mi ha copiato l'idea di Bookstook,

a chi ha rischiato di far chiudere la compagnia con cui ho lavorato per due anni,

e a quelli che due anni fa si sono dimenticati di pagarmi i contributi...

a chi mi dice bello il tuo lavoro...ma non scambi...e mi viene da dire che magari lo scambio lo faccio di coppia, non certo per il teatro,

a chi sono 3 anni che mi deve tremila euro...e non si fa sentire...

ai paladini della Legalità, con logiche mafiose al loro interno

andatetevene tutti a fare in culo...io al vostro gioco non ci sto piu', e prego con tutto il cuore, di non ridurmi come voi...schifosi sepolcri imbiancati.

Davide

p.s. questo è l'ultimo post che metto sul blog,speravo fosse un isola felice la rete...non lo è...troppi "amici"leggono, sorridono e sparlano...e allora non ne vale la pena...

lunedì 22 novembre 2010

Lo sciopero ( inutile) dei lavoratori dello spettacolo


Oggi,22 novembre 2010,l'Italia dello spettacolo si è fermata,per protestare contro i tagli,pesantissimi alla Cultura, e al Fus.
Da mesi, riflettevo e predicavo, circa un'iniziativa contro questo modo di fare,ma,oggi mi chiedo a chi serva,quale utilità abbia.

First,oggi è lunedì...e buona parte dei teatri sono CHIUSI...è come se,per usare una similitudine,oggi fosse stato indetto lo sciopero dei barbieri,che,notoriamente il lunedì,sono in vacanza.
Non male,bloccare lo spettacolo,un giorno in cui,una parte di esso è ferma.
Ricapitolando...il teatro sciopera di lunedì,non è presente nelle proteste del movimento Tutti a Casa!e,inventa una giornata di lutto il 27 marzo 2011...
Decisamente strategico!

Ci sono un sacco di domande che mi pongo...chi sciopera?i piccoli?gli Stabili?i non finanziati?
Chi ha indetto lo sciopero?i Sindacati?quali?quelli che non ti difendono?

Premettendo,che non credo, che un nuovo governo,fosse anche di sinistra,possa risolvere questa situazione da terzo mondo,provo a elencare qualche breve proposta...una lista,un elenco,che piace assai al pubblico

DAVIDE DI PIERRO LEGGE:ELENCO DI BUONE AZIONI PER LA CULTURA ITALIANA

1)abolire il Fus,scrivendo una buona legge sullo spettacolo,che oggi non esiste...eliminando così,quelle cose simpatiche che sono gli "scambi" e i loro amici

2)abolire i contratti di scrittura,oggi i lavoratori dello spettacolo,sono equiparati ai lavoratori,della terra...ecco senza nulla togliere all'Agricoltura,tutto questo mi sembra pazzesco.Sostituire questo con la normale contrattualistica di lavoro,che è ugualmente agghiacciante,ma un pochino meno

3)ammortizzatori sociali per i lavoratori dello spettacolo...oggi sono inesistenti

4)dopo l'abolizione del Fus,ripensare il sistema di sostegno alle imprese,con criteri europei e non clientelari, in questo la Francia e l'Inghilterra insegnano.Perchè diciamocelo chiaro,i borderaux falsi,gli scambi di fatture,le recite a pubblico 0,le letture spacciate come recite...i progetti fittizzi,beh sono stati fatti da tutti.Quindi tabula rasa e si riparte.
Tutto questo ovviamente,non prevede l'azzeramento degli attuali Teatri finanziati...ma perchè i criteri di finanziamwento,devono essere ancora quelli dell'epoca di Paolo Grassi?

5)Diminuire del 15%la spesa militare,che è di circa 14 miliardi di euro, e destinare,quei fondi alla Cultura...meglio le bombe o il teatro?il cinema?
Basterebbe anche il 10%

6)No tax zone!chi investe in Cultura,non lo paga di tasse...anche se ovviamente il discorso non è così banale,questo vuol dire,ripensare la politica fiscale di un paese
Altra strada è l'8 per mille alla Cultura...ma sarà difficile, con un governo che si mangia il 5 per mille alle associazioni!

7)Uno spazio polifunzionale in ogni scuola,dove poter formare le nuove generazioni alla Cultura...se andava bene negli anni 70,perchè non può andare bene adesso?

8)Contributi a carico dello Stato,per 5 anni,per quelle imprese culturali che assumono nuovo personale,oggi spesso destinato al nero, o ai contratti STAGIONALI,come i lavoratori dello spettacolo.

9)Ricambio generazionale all'interno delle istituzioni Culturali ( Festival,Musei,Teatri)dove direttori,sopraintendenti,organizzativi di vario genere,dopo al massimo 10 anni ( ed è un'eternità) vanno a CASA,sostituiti da nuove figure,assunte per meriti professionali e per concorso PUBBLICO,non per nepotismo,amicizie,passaggi di letto.

10)Questo è un mio pallino..triplicare ( e ancora non basta)il sostegno alle politiche Culturali per l'Infanzia,vigilando attentamente su scelte,azioni e progetti.Dobbiamo concretamente creare delle nuove generazioni, e non lasciarle in mano alle Winx e ai Gormiti.

Naturalmente, tutto questo, è solo un gioco, dettato in parte dall'esperienza,in parte dall'intuito...temo che nessun ministro lo attuerà...non a destra ( rozzi,ignoranti,bestie),ma nemmeno a sinistra,dove certo si stava meglio...ma una legge sullo spettacolo...campa cavallo!
Può far sorridere,la proposta numero 10,ma l'ispirazione è il protocollo Veltroni,del 1995...mai entrato in vigore realmente...

Come disse Monicelli,l'Italia ha bisogno di una rivoluzione...ma vera!
CAZZO!

mercoledì 17 novembre 2010

Mark Knopfler - Brothers in Arms

Io non dimentico...


Oggi è una di quelle sere,che guardo fuori dalla finestra,e penso a tante cose,a quello che succedeva due anni fa,in questi giorni.
Ci sarebbero,tante cose da scrivere sia personali,che "generali",e partendo sul personale,dico solo che di quei giorni concitati non dimentico nulla.
Non dimentico l'accaduto in terra pugliese,comprese le minaccie stile mafia,e non dimentico quello successo qui a Rivoli.

Io la tragedia del Darwin,non la dimentico,poichè il Darwin è stata la mia scuola per tanto tempo,e al posto di quella morte,al posto di Vito,ci sarebbe potuto essere qualunque persona,ognuno di noi,che in quella scuola siamo andati,abbiamo studiato,abbiamo fatto teatro.
Non dimentico,che passata l'emozione,si è fatto poco o nulla per la sicurezza scolastica,e penso che sia stato solo un caso il non avere avuto altri morti.
Di quei giorni,ricordo bene la fiaccolata,e l'aver visto alcuni volti amici,nel momento meno opportuno.
Ricordo il senso di smarrimento, e la rabbia,poichè quella morte è figlia dell'incuria,della negligenza.

Personalmente,trovo molto strano,che non sia indagato l'ex Preside del Darwin,Salvatore Iuvara,che non solo in quei giorni non si fece vedere,ma che secondo me è corresponsabile di quella morte.

Il 21,in qualche modo ricorderò Vito,ma non parteciperò alla fiaccolata,perchè non troverei coerente,sfilare insieme ad Acmos,che stimo per tante battaglie,molte condivise,ma dalla quale sono stato tirato fuori...senza sapere nemmeno un perchè...

Credo che sia giusto così.
Io non dimentico,e ricordo...anche facendo silenzio per qualche minuto!

domenica 14 novembre 2010

Un cordiale vaffanbicchiere a Grillo e a tutti i democratici di sta...bip....


Oggi,ho avuto un'interessante conversazione, con alcuni appartenenti al Movimento 5 stelle di Torino,che mi hanno illuminato, un poco sui meccanismi poco democratici all'interno del movimento, su come Bono e altri stiano instaurando una specie di dittatura, e su come si sia quasi arrivati alle minaccie fisiche.
Mi ha fatto sorridere, la frase "questo è il giocattolo di Grillo...se non ti sta bene, te ne vai",perchè fa il pari con le frasi che ho sentito da alcuni amici finti "rossi", fino ad una nota associazione torinese, dove a parole si parla di democrazia, e poi non solo non esiste il dibattito, ma non esiste nemmeno il confronto.
Tanto è, che di quella associazione ( Acmos)io non ne faccio piu' parte,ma va bene così,la comunanza su tante battaglie resta, ma please, non mi si dica che si usano strumenti democratici, perchè non è vero.
E'La solita storiella,trita e triste, del potere, dove o sei davvero di ferro,o alla fine ti ci affezioni, lo fai tuo, e umanamente tendi a preservarlo.
Il problema è quando intorno al potere si raggruppano le anime belle ( e io mi ritengo orgogliosamente una di quelle), che ti interrogano, magari chiedono partecipazione vera, mettono il dito nella piaga...e allora bom ( beccati il piemontesismo), sei fuori dal giro.
Mi viene in mente, l'adolescenziale Jack Frusciante, che esce dal gruppo,mi piace pensare in cerca di nuovi stimoli.
E'così in politica,ed è così in teatro, e in fondo è la vita.Incolonnato nel SISTEMA, se non lo sei , sei scomodo, sei un rompicoglioni, e se possono sei fuori dai giri.
Penso ai grandi intellettuali, come e soprattuto Pasolini,penso a tanti movimenti prima di Genova 2001 ( dove sono?), agli artisti scomodi ( Rino Gaetano, e restando in teatro il grande Leo De Bernardinis), e se vuoi a tutti quelli che sono stati precursori di qualcosa , anche nello sport ( Dieguito su tutti, ma Pozzeco o Petrovic nella pallacanestro per dirne 2)...
E allora, ancora una volta la strada mi porta verso due grandi movimenti che sono Sel di Niki Vendola, che spero sia partecipato e democratico,e verso Emergency, perchè testimonia con i fatti che un altro mondo è possibile.
Questi giochi di potere, non mi piacciono, e me ne tengo alla larga...sempre e comunque.
Mi piace pensare che Guevara, in fondo tutto questo lo avesse capito, e quando chiese a Fidel, la rivoluzione permanente, fu spedito in Bolivia a morire...il potere si conserva, i veri rivoluzionari sono scomodi, muoiono.
E allora vaffanculo a Grillo, alla finta democrazia, e a tutti quelli che si pongono come i profeti ...ne abbiamo avuto uno, vero o presunto che fosse....duemila anni fa, non è finito bene.
Vaffanculo a chi abusa della parola democrazia partecipativa,vaffanculo al teatro fine a ste stesso,e a tutto questa calma piatta, che si aspetta che il nano si tolga di mezzo.
Un cordiale fuck anche al Fatto Quotidiano di Travaglio, che continua a definire Rossi Rapahel un eroe...( miiiiiiiiiiii che fastidio), e a Gianfranco Fini, che non dimentico dove era, e cosa disse il 20 luglio del 2001.
Io e solo io voglio essere di nuovo artefice del mio destino, di quello che faccio, al limite un compromesso lo accetto con Vendola, con Gino Strada e con qualche artista che mi piace, mi diverte e con il quale ho affinità elettive.
Con buona pace di chi si scandalizzerà, spierà, si masturberà con i miei scritti, che signori miei, se uno si fa le pippe mentlai mentre mi legge...beh meglio che vada a puttane...è sicuramente piu' divertente!

p.s . grazie anche al blog di Carla, mi fa sorridere, che pensiamo quasi le stesse cose...

lunedì 1 novembre 2010

35 anni,senza Pier Paolo Pasolini


Domani,saranno 35 anni,che uno dei piu' grandi intellettuali,artisti italiani,ci ha lasciati,vittima di un delitto,dai contorni oscuri,e,ancora per buona parte oscuro,a trentacinque anni di distanza.
Devo ammettere,che negli anni del liceo,Pasolini,non mi venne proprio presentato,forse per limiti ministeriali,o forse perchè troppo rivoluzionario,meglio...un Vincenzo Monti...
Ho amato,e amo Pasolini,da autodidatta!distribuivo anche uno spettacolo su PPP,secondo me eccellente,ma forse troppo osè,per i teatri puritani italici...pazienza...

Vorrei ricordare PierPaolo,con un pezzo che scrisse sul Corriere della Sera...è attuale...da 35 anni,aspetto chi ne assuma il vero significato.

Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di "golpe", sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi, opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969) e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Io so i nomi del gruppo di potenti, che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il '68, e in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del "referendum".
Io so i nomi di coloro che, tra una Messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neo-fascisti, anzi neo-nazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista). Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi italiani bruciavano), o a dei personaggio grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killer e sicari.
Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.
Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il mio "progetto di romanzo", sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il '68 non è poi così difficile.
Tale verità - lo si sente con assoluta precisione - sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio. Ultimo esempio: è chiaro che la verità urgeva, con tutti i suoi nomi, dietro all'editoriale del "Corriere della Sera", del 1° novembre 1974.
Probabilmente i giornalisti e i politici hanno anche delle prove o, almeno, degli indizi.
Ora il problema è questo: i giornalisti e i politici, pur avendo forse delle prove e certamente degli indizi, non fanno i nomi.
A chi dunque compete fare questi nomi? Evidentemente a chi non solo ha il necessario coraggio, ma, insieme, non è compromesso nella pratica col potere, e, inoltre, non ha, per definizione, niente da perdere: cioè un intellettuale.
Un intellettuale dunque potrebbe benissimo fare pubblicamente quei nomi: ma egli non ha né prove né indizi.
Il potere e il mondo che, pur non essendo del potere, tiene rapporti pratici col potere, ha escluso gli intellettuali liberi - proprio per il modo in cui è fatto - dalla possibilità di avere prove ed indizi.
Mi si potrebbe obiettare che io, per esempio, come intellettuale, e inventore di storie, potrei entrare in quel mondo esplicitamente politico (del potere o intorno al potere), compromettermi con esso, e quindi partecipare del diritto ad avere, con una certa alta probabilità, prove ed indizi.
Ma a tale obiezione io risponderei che ciò non è possibile, perché è proprio la ripugnanza ad entrare in un simile mondo politico che si identifica col mio potenziale coraggio intellettuale a dire la verità: cioè a fare i nomi.
Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.
All'intellettuale - profondamente e visceralmente disprezzato da tutta la borghesia italiana - si deferisce un mandato falsamente alto e nobile, in realtà servile: quello di dibattere i problemi morali e ideologici.
Se egli vien messo a questo mandato viene considerato traditore del suo ruolo: si grida subito (come se non si aspettasse altro che questo) al "tradimento dei chierici" è un alibi e una gratificazione per i politici e per i servi del potere.
Ma non esiste solo il potere: esiste anche un'opposizione al potere. In Italia questa opposizione è così vasta e forte da essere un potere essa stessa: mi riferisco naturalmente al Partito comunista italiano.
È certo che in questo momento la presenza di un grande partito all'opposizione come è il Partito comunista italiano è la salvezza dell'Italia e delle sue povere istituzioni democratiche.
Il Partito comunista italiano è un Paese pulito in un Paese sporco, un Paese onesto in un Paese disonesto, un Paese intelligente in un Paese idiota, un Paese colto in un Paese ignorante, un Paese umanistico in un Paese consumistico. In questi ultimi anni tra il Partito comunista italiano, inteso in senso autenticamente unitario - in un compatto "insieme" di dirigenti, base e votanti - e il resto dell'Italia, si è aperto un baratto: per cui il Partito comunista italiano è divenuto appunto un "Paese separato", un'isola. Ed è proprio per questo che esso può oggi avere rapporti stretti come non mai col potere effettivo, corrotto, inetto, degradato: ma si tratta di rapporti diplomatici, quasi da nazione a nazione. In realtà le due morali sono incommensurabili, intese nella loro concretezza, nella loro totalità. È possibile, proprio su queste basi, prospettare quel "compromesso", realistico, che forse salverebbe l'Italia dal completo sfacelo: "compromesso" che sarebbe però in realtà una "alleanza" tra due Stati confinanti, o tra due Stati incastrati uno nell'altro.
Ma proprio tutto ciò che di positivo ho detto sul Partito comunista italiano ne costituisce anche il momento relativamente negativo.
La divisione del Paese in due Paesi, uno affondato fino al collo nella degradazione e nella degenerazione, l'altro intatto e non compromesso, non può essere una ragione di pace e di costruttività.
Inoltre, concepita così come io l'ho qui delineata, credo oggettivamente, cioè come un Paese nel Paese, l'opposizione si identifica con un altro potere: che tuttavia è sempre potere.
Di conseguenza gli uomini politici di tale opposizione non possono non comportarsi anch'essi come uomini di potere.
Nel caso specifico, che in questo momento così drammaticamente ci riguarda, anch'essi hanno deferito all'intellettuale un mandato stabilito da loro. E, se l'intellettuale viene meno a questo mandato - puramente morale e ideologico - ecco che è, con somma soddisfazione di tutti, un traditore.
Ora, perché neanche gli uomini politici dell'opposizione, se hanno - come probabilmente hanno - prove o almeno indizi, non fanno i nomi dei responsabili reali, cioè politici, dei comici golpe e delle spaventose stragi di questi anni? È semplice: essi non li fanno nella misura in cui distinguono - a differenza di quanto farebbe un intellettuale - verità politica da pratica politica. E quindi, naturalmente, neanch'essi mettono al corrente di prove e indizi l'intellettuale non funzionario: non se lo sognano nemmeno, com'è del resto normale, data l'oggettiva situazione di fatto.
L'intellettuale deve continuare ad attenersi a quello che gli viene imposto come suo dovere, a iterare il proprio modo codificato di intervento.
Lo so bene che non è il caso - in questo particolare momento della storia italiana - di fare pubblicamente una mozione di sfiducia contro l'intera classe politica. Non è diplomatico, non è opportuno. Ma queste categorie della politica, non della verità politica: quella che - quando può e come può - l'impotente intellettuale è tenuto a servire.
Ebbene, proprio perché io non posso fare i nomi dei responsabili dei tentativi di colpo di Stato e delle stragi (e non al posto di questo) io non posso pronunciare la mia debole e ideale accusa contro l'intera classe politica italiana.
E io faccio in quanto io credo alla politica, credo nei principi "formali" della democrazia, credo nel Parlamento e credo nei partiti. E naturalmente attraverso la mia particolare ottica che è quella di un comunista.
Sono pronto a ritirare la mia mozione di sfiducia (anzi non aspetto altro che questo) solo quando un uomo politico - non per opportunità, cioè non perché sia venuto il momento, ma piuttosto per creare la possibilità di tale momento - deciderà di fare i nomi dei responsabili dei colpi di Stato e delle stragi, che evidentemente egli sa, come me, non può non avere prove, o almeno indizi.
Probabilmente - se il potere americano lo consentirà - magari decidendo "diplomaticamente" di concedere a un'altra democrazia ciò che la democrazia americana si è concessa a proposito di Nixon - questi nomi prima o poi saranno detti. Ma a dirli saranno uomini che hanno condiviso con essi il potere: come minori responsabili contro maggiori responsabili (e non è detto, come nel caso americano, che siano migliori). Questo sarebbe in definitiva il vero Colpo di Stato.

giovedì 28 ottobre 2010

Bunga Bunga...cronaca di un regime alla frutta


Leggo su Repubblica di oggi,che il nostro premier,è indagato per l'ennesimo sexy gate con tanto di minorenni,in particolare una ragazza nera,che lui presentava come la nipote di Mubarak!!!( primo ministro egiziano...notoriamente bianco).

Ecco, un 74enne,che si diverte ad andare con le minorenni,mi mette un'estrema tristezza,ma è tutto il contorno,che rasenta lo squallore da film di Alvaro Vitali.
Partendo dal rito del bunga bunga,di fatto un'orgia,ad imitazione di quelle dell'amico Gheddaffi...ma dico ma ve lo immaginate Silvio,che fa ste cose?a me viene da ridere!
Se verrà provato che tutto questo è vero ( e purtroppo temo lo sia), sarà l'ennessima perla,della persona che dovrebbe dimettersi,e farsi processare.
Il rito del bunga bunga,rende grottesco questo finale di regime,da filmetto porno di serie B,forse peggio di Papi o del Lettone di Putin.

Che vada a casa,restituendo dignità al suo paese, e alla politica...

ah ma Bossi cosa dice?

mercoledì 27 ottobre 2010

Sotto un cielo irlandese



Ho trovato su youtube,questa bella versione del Cielo di Irlanda,che in fondo non si tratta nemmeno della versione di Bubola...visto che Massimo Bubola ne è l'autore.
Bella l'Irlanda,anche perchè puntualmente,giocavano a scambiarmi per Irlandese.Successo a Cork,in una delle ultime serate irlandesi.
Cosa ricordo dell'Irlanda?
Sicuramente le Cliff,che valgono il viaggio...anche perchè lasciano senza fiato.
E Galway,forse perchè quest'estate mi ha colpito Elys,pittrice incontrata in Turchia,che arrivava da lì.
Buona la Guiness ( non eccezionale),meravigliose le Araan,Inishmore,molto romantica,specie quando baccagli una tedesca della quale potresti essere lo zio...che ancora non era nata,dopo la caduta del muro...( però simpatica e gnocca).
Bella ( ma non eccezionale)Dublino,dove piu' che altro ricordo un freddo porco...fa felpa e giubbino...e un pizzaiolo italico che mi fa pagare una margherita e una birra...19 euro...e vabbeh
e ancora Il Donegal e il Conemara...davvero bei posti...
that's all
fine momento dei ricordi

giovedì 21 ottobre 2010

Cade un quadro...


Già...piu' che un quadro un meteorite...però cade,mica male

" A me m'ha sempre colpito sta faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perchè proprio in quell'istante? Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già tutto dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va bene, okay, allora intesi per il 13 Maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buona notte, 'notte. Sette anni dopo, 13 Maggio, sei meno un quarto: fran. Non si capisce. E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. "

mercoledì 13 ottobre 2010

2C...CARAVAN e Camper,roulotte antenate,Plein Air



Visto che il post di ieri,sul camper piu' piccolo del mondo,ha avuto così tanto successo...oggi parlo un poco del plein air,con considerazioni varie,marche,idee e simili...pronti,partenza via!

Ho avuto due roulotte,o caravan...la prima era una Franza,la seconda una Nardi Sabina 3...sostanzialmente come questa

http://www.nardicaravans.it/Nardi%201975.htm

Era una bellissima caravan,che ci ha accompagnati dal 1980 al 1990.
Nel 1990 comprammo un C.I. International 590,un pessimo camper,sia come interni,che come meccanica.
Lo tenemmo infatti solo un'estate,dove visitammo la Spagna e il Marocco,poi lo vendemmo,senza troppi rimpianti,per prendere un Pilote R580,un camper meraviglioso,di fascia alta che tutt'ora è con noi.

In camper ho vissuto un anno per lavoro,ho visitato la Spagna,La Francia,La Sardegna,Praga,Budapest,Vienna,La Croazia,e non ricordo che altro...diciamo che in camper vivrei anche ,se solo si potesse.
Ultimamente,andare in giro in camper,e fermarsi in campeggio libero,è rischioso e sconsigliabile,per i furti in primis...e per il dormire davvero scomodi.
Però il camper mi piace davvero tanto...ecco un folle amore...vero è che è anche la copertina del mio blog.

Dal 2004,i miei ,hanno comprato una caravan,una Knaus Eurostar 550,bella,ma a mio parere priva di poesia...tanto è che,ci sarò salito 3 volte.

Questa è la mia storia plein air...ecco...dopo il teatro,ecco un altro amore...e chissà che non diventi una professione.

martedì 12 ottobre 2010

VESPA PIAGGIO APE MOCA CAMPER unit dethleffs





Alcune considerazioni banali...

1) Non credo verrà mai prodotto in serie,anche perchè è un "camper"tanto bello quanto inutile!Vi sono soluzioni molto piu' economiche ( la mitica Maggiolina sulla macchina),e a 60 km l'ora...dove vai?

2)Indica che il settore dovrebbe investire su camper piccoli,quello che vedete in sfondo sul blog...è il mio...ed è 6,5 metri...nel 1991 era uno dei + grandi...oggi tra i piccoli...

3)Mi piace comunque l'idea...la strada è aperta

PeaceReporter - Voglia di bombe


PeaceReporter - Voglia di bombe

domenica 10 ottobre 2010

Le ragioni di una scelta


Ogni volta, che muore un soldato in una zona di guerra,provo un inevitabile senso di smarrimento, perchè la morte fa sempre paura:poi però mi interrogo, sulle mie scelte, su quella scelta fatta ormai 10 anni fa, di non servire lo stato con le armi, di non sottostare a delle logiche di guerra, alla legge del piu' forte alla legge della giungla.
Quando feci questa scelta, si era nella piena guerra del Kosovo (1999), dove vennero compiute atrocità inenarrabili verso i civili del Kosovo,tuttavia io dissi no, convintamente.
E fui tra i pazzi, disposti a fare interposizione non violenta a Pristina ( il minostero poi ci impedì di partire).
L'intervento fu sbagliato nel 1999 ( provate oggi and andare in Serbia...),ed è tutt'ora una follia in Afghanistan.
Follia,perchè sappiamo tutti, che la guerra non è contro il terrorismo, ma per gli interessi Italiani, Inglesi e di tutta la forza Onu.
Questa è una guerra non in mio nome, e non lo sarà mai.
Ricordo poi, un'altra guerra, a due passi da casa nostra, in Bosnia, dove Americani, Italiani e compagnia bella, ci misero assai ad intervenire...eh si non c'era il petrolio.
E ricordo chi a Sarajevo ( don Tonino Bello), entrava disarmato, e divorato dal tumore.
La guerra non è un gioco,ma non è con le armi che si risolve,violenza genera violenza, in una spirale che può solo peggiorare.
Non sono eroi, perchè sapevano quello che facevano, sapevano di essere in guerra, e in guerra si muore.
Sempre.
Via a casa, a costruire la pace...e a smettere di giocare ai salvatori del mondo

Bizzarrie autunnali...in 10 mosse...


Sto facendo un corso, in 30 lezioni per migliorare il mio blog,francamente ignoro chi mi spedisca i compiti giornalieri...siamo alla lezione numero 2...dove si dice di creare una lista...magari con dei link che aiutino...perchè ai miei lettori dovrebbero piacere...
proviamo...

i 10 luoghi piu' belli che ho visitato

1)Petra-Giordania
2)Pamukkale-Turchia
3)la spiaggia di Chia in Sardegna
4)Parigi
5)Giovinazzo (Ba)...ci ho anche vissuto
6)Trinidad - Cuba
7)Le isole Araan ( Irlanda )
8)Le cliff of Moer ( Irlanda)
9)La rambla di Barcellona ( Spagna)
10)Chalon sul Saone (Francia)-durante il Festival

i 10 luoghi piu' brutti che ho visitato

1)Il nuovo quartiere Spina 3 a Torino
2)Bari Enziteto
3)Lo Zen 2 di Palermo
4)alcune zone dei quartieri spagnoli a Napoli
5)Milano
6)La periferia di Milano dove ho vissuto per un anno ( Lissone,Desio e compagnia bella)
7)Gallarate (che si staccasse dall'Italia)
8)Storo(Tn)...non me ne voglia l'amica Mara,ma è un posto da suicidio
9)Borghetto Santo Spirito e Loano (Sv)...piuttosto si sta a casa
10)Cambiano(To)...che credo sia il posto piu' sfigato che possa esistere in Piemonte

giovedì 7 ottobre 2010

Ludovico Einaudi- In un'altra vita + Divenire [live]



Ecco,oggi piu' di mille parole...sul tema restyling,vale questo video!bellissimo!Ancora una volta,quando voglio pensare,riflettere,con l'Arte,mi viene in soccorso Einaudi!

w la musica!

Ludovico Einaudi - Oltremare



Una delle piu'belle canzoni di Einaudi...poesia pura

mercoledì 6 ottobre 2010

Le ragioni di un restyling...


Come i miei, 6 lettori noteranno...ho cambiato il layout del blog, e prima o poi troverò il modo di mettere uno sfondo che realmente ho in mente.
Questo mese, che si chiude...non è stato un gran mese...non ho vinto il concorso del cts,non ho un lavoro serio,i miei spettacoli girano poco o nulla.
Per questo,in coincidenza con il restyling,ho spedito un poco di cv in Inghilterra,che non sarà la mia patria ideale,ma almeno non è il terzo mondo.
Leggo assai...ultimamente Cattedrale di Carver ( molto bello),devo mettermi a dieta ( altrimenti non conquisto la donna dei miei sogni)...e noncapisco bene quale onda cavalcare.
E allora penso,alla altra mia grande passione ( il plein air) e aggiorno il blog con immagini camperistiche...e di albe ,prese dalla barca in Turchia.
Mi ero dato un mese,dal 7 settemmbre...il mese è scaduto,e allora avanti tutta e cambio di rotta.
Sto riflettendo molto sul mio rientro nel sociale,ma ho la nausea di Acmos ( l'ong di cui facevo parte),perchè trovo che predichi bene,ma razzoli assai male...e allora resta il mio vecchio pallino di Emergency, insolitamente silenziosa in questo ultimo periodo.
Vedremo...
L'importante è che dal restyling si passi alla svolta.
Vedremo!
evviva l'arte...
evviva le attrici
evviva il teatro
abbasso Berlusconi
...ah secondo me Belpietro si è inventato tutto...

lunedì 4 ottobre 2010

Che da oggi in poi...brevetto tutto!


5 anni fa,o quasi mi laureavo con una tesi che si chiamava "Geografie del Teatro Ragazzi Italiano",tesi mirabolante...ma troppo sui generis,infatti non prese la lode,ma il premio Morteo,come miglior tesi di Teatro Ragazzi nel biennio 2002-2004...
Una bella tesi,almeno divertente...che non ha portato a molto...solo che 3 anni dopo la mia tesi,uscì un libro daltitolo "Atlante del Teatro Ragazzi Italiano",con addirittura stesso indice della mia tesi...
Almeno un grazie?che cazzo!!!

Da tempo,ogni salone del libro...il buon Vacis organizza una manifestazione chiamata Bookstook...ecco indovinate dove ha visto l'idea?
In un forum ,dove io giovane operatore lanciavo l'idea pubblicamente!copiato il titolo,il luogo...la linea!
esagero?
No...solo che sono fesso io...o forse lo ero...

ma che venga una diarrea fulminante a Tarasco,Vacis e Allegri ( altro ladro ,di cui non parlo...non lo merita)

lunedì 27 settembre 2010

Che in fondo non va un cazzo bene!


proprio per nulla,in questo principio di autunno torinese...
Non va per nulla bene,che la gente spii sui blog altrui...in questo caso il mio,con un puro istinto da voyeur...nel senso che se volete farvi le pippe con quello che scrivo...siete i benvenuti ma almeno firmatevi....
o commentate no?

che non va per nulla bene per la Cultura in generale,ma apprezzo lo sforzo di Fitzcarraldo, e cosìvado a farmi questa due giorni alla Casa del Teatro...e magari ci scappa qualcosa di bello...

che adesso mi iscrivo in palestra...e mi alleno per fare l'equipaggio di un caicco...

e intanto ho scritto ad un italiana a Istambul per capire che aria tira per il teatro nella Capitale Europea della Cultura ( anche se a me non sembrava tanto)

e vorrei andare a Londra...che il mio vicino di banco delle elementari mi ha detto vieni...se hai bisogno di appoggio...( e quasi quasi lo faccio e magari mi do al babysitteraggio)

e ho chiesto un aiutino ad un italiano potente...

e adesso scrivo a chi mi ha contattato sul blog riguardo alla questione No Tav!che figata!

giovedì 23 settembre 2010

ancora sul concetto di decadenza


Ho appena letto e commentato il post di una amica attrice, tornata da poco in Italia

http://www.lucilleidi.net/?p=396

e tutto questo mi fa rilfettere assai, su un concetto banale:SIAMO MORTI.
Altro che MAI MORTI, siano tutti in decomposizione, poichè un provino serio non può, non deve durare sei minuti!è una presa per il culo!
Non è professionale!
Sul concetto di professionalità, avrei molto da dire su colloqui da me fatti, anche in piazze importanti, magari dopo 1000km, fortunatamente by plane.

Questo è il cattivo teatro italiano,quello che purtroppo rischia di farmi dare ragione a Brunetta...e dio sa quanto io detesti le esternazioni del brunettazzo.

Non credo sia giusto augurare che certi teatri crollino...però così non si può piu' andare avanti...credo.

giovedì 16 settembre 2010

I teatri chiudono, i circuiti chiudono...tutto va bene


Quando chiude un'esperienza culturale, sia essa un teatro, un circuito documentario, un cinema, bisognerebbe mettere le bandiere a lutto,invece no, tutto continua in un silenzio assordante:mors tua vita mea,in culo alla solidarietà.
Oggi è la volta di Docume,uno straordinario circuito, unico in Italia:e allora?Docume, con tanti limiti,credo sia stata un'esperienza libera da condizionamenti politici, libera da tessere di partito,o dalla protezione di qualche brava persona...e che vogliono allora?
A casa!
Non hai un referente politico?
a CASA!
e poco importa se vanti crediti per circa 80 mila euro!meglio farti chiudere!
Illuso Girelli...non sei riuscito nemmeno ad avere la protezione di uno Steve della Casa...metterti sotto l'ala protettiva del Tff...
allora chiudi!
Quante cose squallide che sento!Non ci sono i soldi...balle!Io stesso quando organizzavo per una compagnia torinese...vantavo crediti per svariate migliaia di euro...mai visti!
Questa è Torino, questa è la Cultura.
Eppure i compagni vanno avanti...sempre e comunque.
Ma come diavolo valutano un progetto artistico?
Io so i nomi e ho le prove,io vorrei denunciare, ma ho paura di fare i nomi...e cosa ci guadagno?
Certamente,poi ci sono i progetti validi...ma gli altri?
Come viene valutato un progetto di un organizzazione che gioca a fare antimafia con il Teatro?
( ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale)...
sono stanco stasera, ma deciso a non mollare!
Stanco, Incazzato, deciso a continuare

10 propositi per il nuovo anno ( non necessariamente nell'ordine giusto)


1)Fare lo stesso viaggio di Guevara in America Latina ( ricordate i diari della motocicletta?)

2)Trovare una fidanzata

3)Imparare a stirare una camicia

4)Tornare al Sud ( che a me Torino fa cacare)

5)Prendere una sbronza colossale,se cade il governo,da non ricordarmi piu' chi sono,dove vado.

6)Festeggiare se cade il governo

7)Trovarmi un lavoro serio ( che sto teatro è radical chic)

8)Drugo is my way of life

9)Vincere al superenalotto

10)...partire per un viaggio intorno al mondo...con i soldi vinti....

ok è abbastanza per la neuro)

mercoledì 15 settembre 2010

Niente è per caso...


Bene!eccoci qui,prima opoi metterò sul blog le 600 foto della Turchia,senza dubbio una delle vacanze piu' belle da molto tempo a questa parte.
Succede che parti timoroso,e te ne vai l'ultimo giorno,forse drogato dal venditore di spezie di Istanbul,o forse no,forse è solo stanchezza.
Credo che nei viaggi,nulla accada per caso,e sono stati 15 giorni molto intensi,e ancora una volta piu' dei monumenti,ricordo i nomi.
A partire dalla prima sera,quando in Ostello,mi cambio...e come se niente fosse entra in camera mia Allison,da Galway...una pittrice totalmente pazza...che mi offre del wisky...e ahi noi si ferma al wisky.
Incontri belli,come Sean da Vancouver,e la sua fidanzata,della quale non ricordo il nome...in giro per l'Europa in bicicletta...( pazzi!!!)e Victoria ( Argentina),operatrice di Mtv...
Sono tante le persone delle quali ho sfiorato la vita,e delle quali ho scoperto piu' cose in un'ora che in una vita...Cecilia...che fa il medico ed è emigrata in Spagna a Barcellona.
E ancora il cameriere del ristorante di Goreme...che non ha giocato a fregarmi...credo...
E poi Ilaria e Annalisa.
Abbiamo viaggiato insieme per 10 giorni, e sono state davvero una compagnia piacevole,e inconsueta...perchè baresi...
Che io a Bari,associo Valeria e Monica ( che bello!!!),e quei personaggi infimi con cui ho diviso quasi due anni di vita,in quel teatro dal nome turco...niente è per caso.
e allora,dicevo Ilaria e Annalisa,mi han riconciliato con Bari,e non solo perchè sono due gran belle ragazze!
Ilaria un pochino piu' enigmatica...
e ancora Ozam,persona buona e secondo me unica...che ci invita addirittura a casa sua...
e mi fermo qui...
Turchia 2010...
fantastic

martedì 14 settembre 2010

Quando finisce settembre...



Quando finisce settembre ( a forza di essere vento)



per capirmi è necessaria la curiosità di Ulisse
di viaggiare in solitaria
vedendo il mondo per esistere…

Samuele Bersani “Occhiali rotti”

Quando torno a Torino,da qualche viaggio trovo il cielo immancabilmente grigio.
Spesso,all’atterraggio piove, e quando ad annunciare pioggia è il comandante del volo,magari con diecimila chilometri di anticipo allora non hai nemmeno la sorpresa,Torino è rimasta grigia, come quando sei partito.
Nove volte su dieci, torni da qualsiasi landa della terra, dove per venti giorni,non hai mai messo pantaloni lunghi e scarpe chiuse,e hai posizionato kway e felpa in fondo alla zaino, ma sei arrivato a Torino,e una volta che hanno scaricato il bagaglio dall'aereo( che nel mentre pesa 20 kg,e ha sempre in pole position la tua roba sporca), devi disfare lo zaino, recuperare pantaloni e felpa, pena la morte istantanea per assideramento.
Risultato?scena comica e ilarità di tutti i passeggeri presenti.
Ogni volta che atterro,a Torino, mi accorgo che non è la mia città,non mi appartiene.
Non amo la geometria sabauda, le strade dai nomi monarchici,il gianduiotto, la città che non sta mai ferma, i suoi grigi abitanti,le sue montagne olimpiche.
Il cielo,di un azzurro tiepido tendente al grigio trecentosessanta giorni l'anno.
A me, ogni volta che torno a Torino, viene la nostalgia del mare.
Perché qui abbiamo il Po, che è un Po’ sporco, e un Po’ poco parente del mare, nemmeno cugino di secondo grado.
Andiamo al mare in Liguria, che sarebbe una terra splendida, ma ci sono i sabaudi, che qui hanno edificato le loro seconde case.
Tutte uguali,tutte Condominio Stella Maris, stesse regole, stessi piani,planimetrie, che quando arrivi a Varazze,ti sembra di non aver mai lasciato Torino.
Ma la Liguria, ha il mare,e per questo, dopo otto mesi di gestazione, ho deciso di venire alla luce, in piene ferie estive, il richiamo dell’acqua era troppo forte per nascere a Torino, e poco importa l'aver rovinato le ferie alla mia mamma.
E con questo abbiamo messo un primo punto fermo: il mare, il sole, il cielo azzurro,la mia nascita, che i punti sono quattro, ma vogliono semplicemente dire che sono nato nel posto giusto, ma vivo nel posto sbagliato: ora la storia può proseguire.
In Liguria, se sei strano ci puoi nascere,e, strano lo dovevi essere davvero, se quel due agosto, tuo papà, buca tutte e quattro le gomme della macchina, e arriva a vedere il suo primogenito, a cavallo di uno splendido carro attrezzi dell’Aci.
Ma questa è un’altra storia, non divaghiamo.
Dalla Liguria, si parte per le isole,e per la Sardegna.
Sull’Isola mi sento a casa,e quando torno a Torino mi viene il magone, ma non per il tempo che cambia,perché la Sardegna mi appartiene.
Mi è entrata dentro,e tutto questo fa molto Alpitour Viaggi,ma non riesco a trovare un’immagine migliore.
Ho vissuto le mie estati più’ belle, a giocare a Robinson Crusuoe, su una spiaggia deserta dell’Ogliastra.
La nostra roulotte, il mare, i buoi, le baracche dove i sardi passavano l’estate.
I buoi, non erano una fornitura di carne extra, ma servivano per trainare la roulotte sulla spiaggia.
Non c’era luce elettrica,non c’eran negozi,non c’era il lungomare con i banchetti:solo il rumore del mare, e la possibilità di stare in costume da bagno per un mese.
Io stavo nudo, ma questa è un’altra storia.
La spiaggia di Perdepera, mi ha lasciato il piacere del silenzio, e il cielo stellato,il cielo stellato in me, Kantiano all’età di 7 anni.
Il grande desiderio di libertà, il nomadismo, credo sia nato in quegli anni di Sardegna,e abbia poi continuato a crescere.
Ho rivisto la spiaggia di Perdepera quando avevo 24 anni, non c’erano più’ le baracche, ma un resort del Club Med:ho provato il desiderio forte che bruciasse.
In Sardegna, ma non a Perdepera ( ormai il resort aveva rotto la magia del luogo), ho fatto l’amore, rischiando l'arresto per atti osceni in luogo pubblico.
Io, lei, il mare.
Lo stesso giorno, su quella spiaggia ho rischiato di morire annegato,quando Freud parlava di amore e morte, indubbiamente stava pensando a questo.
Alla Sardegna, è legato il mio undici settembre 2001, e non è un modo di dire.
Il giorno dell’attacco alle torri Gemelle, stavo viaggiando da Is Arenas ( Or) a Torre delle Stelle
(Ca), in camper con la mia fidanzata ( quella degli atti osceni sulla spiaggia di Badesi).
Quel giorno ho pianto, ma non per New York, ma per la morte dello zio più’ caro, quello che per me era sinonimo di viaggio, e gli ho detto ciao davanti al Mediterraneo, perché i mortali si salutano al cimitero, i viaggiatori davanti al mare.
Per me la Sardegna, è sempre stata l’amore per l’ignoto, che a sette anni faceva rima con l’avventura di entrare in un bunker tedesco abbandonato sulla spiaggia, e quando ne hai 27 vuol dire prendere un aereo, e partire per Cuba in solitaria, per trovarsi dove si stava facendo la storia e dove Fidel Castro era in punto di morte ( poco importa che mentre scrivo il Leader Maximo sia vivo).
Il viaggiare in solitaria, per il piacere degli incontri del tutto casuali, fuggendo dal Varadero Resort, l’ennesimo Club Med in mezzo alla mia vita.
Volevo bruciarlo.
A Cuba,mi sono sentito nuovamente a casa ( è un isola e assomiglia incredibilmente alla Sardegna), ed è stato amore.
Non quello mercenario, che devo dire mi metteva un’estrema tristezza, ma verso le persone incontrate, persone in cui mi sono rispecchiato, e dalle quali mi sono sentito attratto.
Il medico a Santa Clara, che davanti a una birra, mi dice che non avrei più’ dimenticato i colori della sua terra,la sua bimba di due anni, che tenevo in braccio, con il terrore che mi facesse la pipì sul costume, perché senza pannolino, a causa di un embargo tanto inutile, quanto crudele.
Raul, incontrato sotto un banano, mentre cercavo di salire su un camion diretto all’Avana, che mi consegna la sua visita oculistica, perché a Cuba avere un paio di occhiali è come vincere alla lotteria.
Pedro, che non ho mai visto una persona così pigra, e forse io sarei peggio,per tredici dollari al mese insegnare musica, in culo al socialismo, a Fidel e ai compagni del partito.
A casa di Pedro, ho impiegato cinque ore a mangiare un’aragosta, perché andava via la corrente, e Dio benedica l’America, e i suoi hamburger, e i suoi embarghi giusti.
A Cuba, ho visto la tomba di Guevara, che avrà fatto tanti errori, ma aveva un pregio, alle rivoluzioni ci credeva, ed era un sognatore.
L’amore per il sogno, l’utopia,il vagabondaggio a Cuba si è fortificato.
Nessuno sull’isola, quando dicevo di fare teatro, ha fatto la solita odiosa esclamazione:”Si ma per vivere cosa fai?”.
Solo questo motivo sarebbe stato sufficiente a non tornare a casa.
Ma io non sono Guevara, e non ho nemmeno la Poderosa!
E sono tornato a Torino.
Temperatura media all’Avana 34 gradi e 80% di umidità, temperatura media a Torino Caselle…80% di umidità, e 14 gradi.
Pioggia.
Mi piove dentro, come ogni volta, che torno in questa città, che ci hanno fatto anche le Olimpiadi, e tanti film, ma non è la mia città, non è la mia realtà.
Piove anche questo sette settembre, di ritorno dalla Turchia,ancora una volta mondo che mi è entrato dentro, storie che hanno incrociato la mia.
Ozam, capitano che sogna una sua barca, dall’evocativo nome Party Boat, dove farà festa ventiquattro ore su ventiquattro,e se passate da Fetye fate uno squillo,sarò sempre lieto di bere una tazza di cay con voi!( se siete australiane evitate,troppe chiacchiere e troppo assatanate di sesso),
e Alì, che al Bazar di Istanbul sono quasi sicuro che mi abbia drogato, o forse è stata solo suggestione e stanchezza, Cecilia, che ha lasciato l’Italia, per fare il medico a Barcellona, e Ilaria, che corre venti chilometri ogni tre giorni ma di mestiere fa l’anestesista, Mehmet che mi dice che sono una bella persona e mi chiede se faccio l’ingegnere ( e io urlo NO!faccio teatro!)e Annalisa che vorrebbe fare la Skipper, ma lavora in ospedale però forse un giorno chissà.
E alla fine di tutto questo io chi sono?
Un mediano?
No!decisamente no,e please se sparisse il calcio sarei una persona felice ( e non è snobbismo)!e a me una vita da mediano proprio no!caro Liga,che canzonaccia che hai scritto!un play maker?uno che realizza 15 assist a partita?
Nemmeno,ci ho provato,ma dopo un auto canestro ho lasciato perdere!
Un navigatore in solitaria?
Ci stiamo avvicinando!quasi quasi ci metto la firma!
Sono un navigatore folle,un sognatore rivoluzionario,un metereopatico cielosolemare,un senza patria ( la patria sono le persone,non i luoghi),un cercatore di storie,oggi mi trovate a Torino,domani non lo so,con buona pace dei miei quattro soldi e delle finte sicurezze.
Un navigatore poeta ( italiani popolo di navigatori e poeti...evviva i luoghi comuni),uno che ha disfatto mille volte valigie di insicurezze,bruciato fotografie di tramonti e brindato al mare con in mano un bicchiere di birra ghiacciata,lasciandosi andare a risate liberatorie,e a desideri da realizzare guardando le stelle.
E sono Don Chisciotte,senza scudiero,ma con due borsoni in cui ci sono dentro tutti i miei vestiti,gli ultimi comprati al mercato di Porta Palazzo,su questo Boeing 737 della Lauda Air:ho lasciato Torino,e tra dieci ore atterro a l'Avana,dove ho un riferimento per insegnare teatro ( ricordate Pedro dell'inizio storia ?).
Lascio Torino,i suoi viali squadrati,i suoi nomi monarchici,le sue maledettissime montagne olimpiche,la sua schifosa polenta,e le sue finte gentilezze!
Mi aspettano Pedro,sua moglie,le aragoste,e 365 giorni di sole,e pazienza per gli uragani,mi abituerò.
Se doveste capitare dall'Isola,fate uno squillo,una birra non si nega a nessuno,nemmeno un'aragosta,astenersi troppo sicuri,portatori di certezze,e sabaudi doc ( ma quelli fortunatamente si sono estinti da tempo).L